Nuovi mondi

Regia: Stefano Cavallotto / Produzione: Settembre Film / Origine: Italia

Una centrale idroelettrica e una linea ad alta tensione sulle Ande boliviane a oltre 4000 metri di altitudine. Un progetto in cui i missionari salesiani presenti a Kami, in Bolivia, hanno fermamente creduto, vedendovi la possibilità concreta di finanziare le attività della Missione, la scuola, i servizi sociali e sanitari, il sostegno allo sviluppo agricolo e zootecnico in un luogo dimenticato dal mondo. Un’impresa ai limiti dell’incredibile frutto del lavoro instancabile di un gruppo di boliviani e italiani e di una catena interrotta di solidarietà fra l’Italia e la Bolivia che ha coinvolto centinaia di persone in quindici anni.

Nuovi mondi

Regia: Stefano Cavallotto / Produzione: Settembre Film / Origine: Italia

l dogma del PIL domina in modo assoluto sui media, in politica, nell’opinione pubblica. Sviluppo uguale crescita. E la crescita non può che essere l’aumento del Prodotto Interno Lordo. Ma sono in tanti a non essere d’accordo. Non solo economisti, studiosi e opinion-maker che nel film spiegano in modo semplice come il PIL abbia colonizzato il discorso politico ed economico, ma anche tante persone comuni che tentano nella loro vita quotidiana di liberarsi da questo assunto ideologico, adottando pratiche alternative. Persone che hanno scelto di vivere senza più inseguire il mito della crescita infinita imposto dal sistema. Che hanno scelto, ognuno nel suo ambito e a suo modo, di mettere in pratica nel quotidiano la teoria della decrescita. Questo film è un viaggio lungo l’Italia alla scoperta di alcune di queste storie.

Regia: Federico Tinelli / Produzione: Stefano Cavallotto / Origine: Italia-Bolivia

In lingua quechua significa “gente di Kami”. Kami è un centro minerario arroccato a 4000 metri, nel cuore della Bolivia. Girato nel 2001, questo film racconta storie di minatori e contadini indigeni che lottano per sopravvivere. La storia di un uomo che da anni, mosso da un pizzico di follia, lavora ostinatamente per trasformare un sogno in realtà.

Regia: Stefano Cavallotto / Produzione: Arianna Nicola

In Perù sono migliaia le bambine provenienti dai villaggi andini che, spesso anche molto piccole, si trasferiscono in città per lavorare come domestiche, illudendosi di poter ricevere, così come promesso dalle famiglie che le ospitano, un'istruzione scolastica.
Nella maggior parte dei casi in realtà le bambine vengono segregate in casa, maltrattate, non pagate, obbligate a fare lavori molto pesanti. E non di rado sono vittime di abusi. Dopo anni di lontananza dalla famiglia spesso non ricordano neppure da dove vengono, e si ritrovano sole, a volte senza una casa, esposte al pericolo della violenza e della miseria.
A Cusco esiste un centro che si occupa di loro, dove si intrecciano le loro storie. Identità fragili, appese a sottili fili di memoria.
Cinque donne raccontano la loro storie di ex trabajadoras del hogar. Storie di sofferenze, di violenza, di abbandono. Ma anche di riscatto, di lotta per i propri diritti, di recupero di un'identità. Storie che possono diventare fili con cui tessere nuove trame di vita, fili a cui aggrapparsi per ritrovare il coraggio di sognare.

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