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Regia: Andrea Guarnieri / Produzione: Andrea Guarnieri & c. s.a.s. / Originie: Italia
Racconto di formazione o improbabile manuale di zootecnia, storia d’amore o metafora delle difficoltà esistenziali di ogni coppia, questo film documentario realizzato in alta definizione nell’arco di tre anni di riprese, ha per protagonista un giovane pastore trentino sospeso fra la millenaria tradizione della transumanza ovina e l’attualità di un mestiere che è inaspettatamente ritornato ad essere redditizio.
Regia: Remo Schellino / Produzione: Polistudio di Remo Schellino / Origine: Italia
La solitudine come scelta, la montagna come casa. Il documentario racconta la storia di Armando Sereno, l’anziano pastore che vive isolato in una casa ai piedi del Monto Antoroto, a Valdinferno, una frazione di Garessio, in provincia di Cuneo. Armando parla della solitudine, della montagna e dello spopolamento che l’ha colpita, degli animali e della loro vita segreta, delle stagioni con le loro grazie e i loro inferni, della guerra, l’unico motivo che lo ha portato via dalla sua baita.
Reduce della Campagna di Russia, ricorda con precisione quella fase della sua vita e ciò che la guerra gli ha mostrato del mondo.
E poi narra la gioia, lo stupore del ritorno, talora insperato, la tranquilla felicità di potersi ancora dedicare a quegli antichi, rituali gesti, che hanno fatto la sua vita.
In un mondo traboccante di oggetti e desideri indotti, prodotti artificialmente da standard pubblicitari che descrivono un’unica possibile parabola di felicità e che determinano scelte obbligate e sforzi immani quanto inutili di adeguamento, la sua storia è forse un messaggio non voluto, un richiamo alla bellezza dell’essenzialità e alla pace che può regalare la semplice riduzione dei bisogni, la “luce dentro” che riesce ad accendere.
Regia: Kristle Wright / Orgine: USA
Nick Moir ha passato gli ultimi vent‘anni a inseguire in tutto il mondo uragani e tempeste. Il film lo accompagna durante un viaggio attraverso la famosa Tornado Alley che si estende attraverso il Midwest americano, dove si producono fenomeni atmosferici catastrofici ma bellissimi da fotografare, tanto da guadagnarsi il soprannome di “mostri delle pianure”.
Regia: Raul De La Fuente / Origine: Colombia
Più di 50 anni di conflitti armati tra le FARC, l’ELN, i gruppi paramilitari e il governo colombiano hanno lasciato sul campo otto milioni di vittime. Durante questo periodo, migliaia di minori hanno fatto parte dei gruppi armati. Sono considerati vittime più che carnefici perché la loro infanzia sarà sempre legata all’uso delle armi e della violenza; la giungla era la loro casa e il battaglione, la loro famiglia. A Ciudad Don Bosco (Medellín), i salesiani accolgono i minori usciti dal conflitto, per garantirgli un futuro dignitoso.
Regia: Michele Radici / Produzione: Michele Radici
Il film che ha lanciato la carriera di Alain Robert come climber di grattacieli.
Regia: Lia Beltrami / Produzione: Aurora Vision / Origine: Italia
Dopo il suo viaggio a Yosemite nel ’79 Roberto Bassi scopre una nuova dimensione dell’arrampicata: non più cime da conquistare, ma difficoltà estreme da superare con i movimenti del corpo, senza alcun aiuto esterno. Si sviluppa così il free climbing anche in Europa. Zanzara e Labbradoro raccoglie le testimonianze degli amici più vicini di Roberto Bassi, che ne tracciano la storia come persona, come arrampicatore, il suo ruolo determinante nello sviluppo del free climbing e i cambiamenti della cultura della montagna negli ultimi decenni.
Regia: Michele Radici / Produzione: Istituto Luce / Origine: Italia
Storia a soggetto che racconta il dramma umano di uno sciatore estremo. Giorgio Passino, dopo mesi di allenamento con il suo miglio amico, Stefano De Benedetti, giunto in vetta, scopre che lo strato di neve è insufficiente per dare al secondo sciatore quel minimo di sicurezza che rende queste imprese degli exploits e non dei tentativi di suicidio. Contemporaneamente alla storia di Giorgio, le riprese seguono il lento trasformarsi della parete, durante le stagioni, fino al momento in cui una ennesima nevicata la mette “in condizioni”. Giunti in vetta all’Aiguille Blanche è lasciato all’amico l’onore e il rischio della prima discesa su pendii di neve e ghiaccio, rocciosi per la maggior parte dell’anno. Un film leggendario per tutti gli alpinisti e sciatori dell’estremo, con un maestro dei film d’avventura e di montagna come Michele Radici alla regia e Stefano De Benedetti, leggenda vivente dello sci estremo come attore principale.
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Regia: Dario Tubaldo e Cesare Pisoni / Origine: Italia
Cos’è lo snowboard-alpinismo? Chi sono i “surfisti della neve”? Un film che esplora lo snowboard alpinismo in tutte le sue forme: dagli strumenti di risalita (racchette da neve, splitboard, scietti) ai materiali, dagli itinerari alla sicurezza, dalla storia dello snowboard alpinismo alle competizioni. Snowboard Alpinismo è video per approfondire la conoscenza di questo sport in continua evoluzione.
Con la partecipazioni di: Cesare Pisoni (il DS della Nazionale Italiana di Snowboard), Giordano De Vecchi, Stefano Fontanelle (l’organizzatore del raduno-gara di Vetan), Ettore Personettaz (Istruttore Nazionale di Snowboard), Patrick Raspo (Guida Alpina), Elena e Michela Messina, Barbara Pozzi, Alessio Ata Marchesin.
Regia: Andrea Fenoglio, Diego Mometti / Produzione: Fondazione Nuto Revelli Onlus, Pulsemedia / Origine: Italia
La fame, l’emigrazione, l’abbandono delle montagne e l’avvento di un nuovo mondo: un grande affresco di storie, un intenso documento che prende avvio dalle originali testimonianze di contadini e montanari delle valli cuneesi raccolte da Nuto Revelli (“Il Mondo dei vinti” e “L’anello forte”) per poi intrecciarsi a quelle dei loro discendenti, uomini e donne contemporanei ancora cittadini di quelle terre trasformate.
Voci di ieri e di oggi che si mescolano alle immagini del paesaggio cuneese: un territorio fatto di resti, cicatrici, cimeli che visualizzano le distanze e le correlazioni tra la civiltà contadina e il presente post-industriale. Così il film mostra un susseguirsi di tracce: vestigia delle borgate montane e stratificazioni del paesaggio rurale che si intrecciano a fabbriche abbandonate, ruderi dell’abusivismo edilizio, capannoni commerciali nati già relitti.
Una ripresa e attualizzazione dei grandi temi revelliani che attraversano tutto il ‘900 e arrivano ai giorni nostri segnati dalla difficoltà politica e sociale di ordinare e guidare trasformazioni epocali.
Regia: Nischal Poudyal / Produzione: Filmhub / Origine: Nepal
Last Nomads of Everest è un documentario che esplora la natura selvaggia dell’Himalaya. Quasi sempre coperto nella neve è il villaggio di Nurkum che si trova nella regione dell’Everest all’altezza di 4000 m sul livello del mare. Questo documentario racconta la storia dell’ultima famiglia Sherpa che tramanda da tempo la tradizionale professione di sherpa “allevatore” di mucche di montagna, mestiere compiuto nelle condizioni climatiche più estreme.
Regia: Riccardo Bianco / Origine: Italia-Guatemala
“Se uno osserva attentamente, noterà che tutto ciò che fanno o dicono questi indigeni è relazionato al mais” (documento del XVI secolo relativo alle popolazioni maya della regione degli altopiani centrali del Guatemala).
Arturo è un indigeno maya Q’eqchi che vive nella regione dell’Alta Verapaz in Guatemala; fa parte di una popolazione maya-discendente che considera il mais un prodotto sacro, un dono degli dei, un prodotto attorno al quale i maya edificarono la loro cultura e la loro spiritualità. Il mais sta alla base dell’alimentazione quotidiana del popolo Q’eqchi e Arturo ci accompagnerò in un viaggio fisico e spirituale attraverso il ciclo di semina e raccolta, mostrandoci la vita familiare e comunitaria, e ci parlerà di come le origini mitiche si riallacciano al riscatto del chicco di mais da
parte degli eroi ancestrali. Uomini di mais vuole essere un omaggio all’omonimo romanzo dello scrittore guatemalteco Miguel Ángel Asturias, premio Nobel per la letteratura nel 1967.
Regia: Fabio Gianotti / Produzione: Kosmoki / Origine: Italia
Era il 22 luglio 1975 quando, il maestro di sci di Limone Piemonte Nino Viale, affrontò, per la prima volta in assoluto, la parete nord del Monviso. Scese il vertiginoso canale Coolidge per scommessa, senza avere nessuna esperienza alpinistica, con sci da pista ai piedi, accompagnato dal suo grande amico e alpinista Claudio Bodrone, che riprese l’impresa con un vecchio super8. Quarant’anni dopo, cinque giovani ragazzi decidono di ripetere la discesa della nord del Monviso. La salita è avvolta dalla nebbia, la discesa si svolge su di un canale con neve dura e difficile da sciare. Un elicottero sorvola, effettuando delle riprese aeree, la montagna. A bordo Stefano De Benedetti, mito dello sci estremo, il primo a discendere la leggendaria parete ovest del Re di Pietra.
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